TOSCANA / ENTRO DE ANNI STOP AL GLIFOSATO. MA…

Glifosato killer presto al bando in Toscana. Ma sorgono già alcuni interrogativi.

Ecco i fatti.

La Regione guidata dal Pd Enrico Rossi intende a breve varare una normativa in grado di anticipare di un anno le restrizioni all’uso del glifosato. I termini previsti, per la scadenza delle autorizzazioni, infatti, sono fissati al 31 dicembre 2022. Con il provvedimento regionale la scadenza verrebbe anticipata al 31 dicembre 2021.

La normativa, a quanto pare, prevede il “divieto di uso in punti di captazione delle acque potabili” e al tempo stesso verrebbe “bandito l’uso di glifosato per impeghi extra agricoli”.

Il primo punto è ovvio, impedire l’uso del pesticida killer in zone di captazione delle acque potabili, quelle che vengono immesse nelle reti idriche ad uso quotidiano per i cittadini.

Ok. Ma cosa vuol dire il secondo punto? Non viene ammesso per “usi extra agricoli”? Si può sapere fino ad oggi la Toscana per quali altri scopi ne ammetteva l’utilizzo? Boh.

Il fatto basilare è che la normativa regionale non lasci spazio ad equivoci: no al glifosato, senza se e senza ma.

Del resto, il governatore toscano, sembra avere le idee chiare: “Dobbiamo rendere la nostra regione ‘glifosato free’ dal 2012 e per questo abbiamo intenzione di promuovere un marchio ad hoc per le nostre produzioni”.

La Regione, poi, prevede incentivi da 15 milioni di euro per le imprese agricole che si convertano in misura sempre maggiore al bio, passando dall’attuale 25 per cento ad un 30 per cento almeno.

Da rammentare che il glifosato è oggi nell’occhio del ciclone negli Stati Uniti, dove stanno piovendo migliaia di cause per risarcimento danni intentate dagli agricoltori al colosso Bayer, che un anno e mezzo fa ha fatto un sol boccone del big nel settore dei pesticidi, Monsanto. Un’operazione da 65 miliardi di dollari. Chi la fa l’aspetti.

 

Nella foto Enrico Rossi

 

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