VASSALLO / IL FRATELLO FA I NOMI ALL’ANTIMAFIA

Giallo Vassallo, ennesimo atto a nove anni dall’omicidio del sindaco-pescatore di Pollica, Angelo Vassallo.

Il fratello Dario è stato appena sentito dalla Commissione Antimafia, ha fornito dettagli inquietanti e soprattutto ha fatto i nomi di quelli che, a suo parere, sono coinvolti nell’assassinio.

Ed ha espresso una formale richiesta di incontrare il comandante generale dei carabinieri, Giovanni Nistri, “per guardarci negli occhi”.

Ecco alcune frasi pronunciate dopo l’audizione.

“Abbiamo chiesto che i carabinieri coinvolti a vario titolo vengano trasferiti. Quanto accaduto comunque non potrà mai intaccare il rapporto sempre avuto con l’Arma. Ed è giusto che, in un momento così delicato, noi si possa parlare col generale Nistri per guardarci negli occhi, spiegarci e rinsaldare questo rapporto. E per agire insieme, naturalmente nel rispetto dei ruoli”.

“Secondo me siamo adesso molto vicini alla verità”.

“L’audizione è stata secretata, ma quando il nuovo procuratore di Salerno verrà nominato, riferirò anche a lui. Sotto quegli omissis, ci sono i nomi di quelli che a mio avviso sono i responsabili dell’omicidio di mio fratello. E sono gli stessi nomi che avevo fatto nel 2018 alla Procura”.

Da rammentare che attualmente sotto inchiesta c’è solo un carabiniere, l’ex sottufficiale Lazzaro Cioffi, coinvolto in una storia di traffici di droga con il boss della droga al Parco Verde di Caivano, nel martoriato hinterland partenopeo.

E che tre anni fa è stata archiviata un’inchiesta che vedeva coinvolto l’attuale comandante provinciale dei carabinieri di Frosinone, Fabio Cagnazzo, figlio del generale che fu protagonista nel depistaggio sul famigerato covo di Totò Riina.

 

Nella foto Dario Vassallo

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