NAPOLI / TUNNEL BUI E STRADE SGARRUPATE

Trasporto a Napoli, una piaga che continua progressivamente a peggiorare. Nei giorni scorsi abbiamo documentato le disavventure quotidiane dei viaggiatori che osano utilizzare i treni della Circumvesuviana e della metropolitana, non di rado a rischio della propria incolumità. Come giorni fa è successo con il convoglio Circum fermo a 200 metri dalla stazione di piazza Garibaldi e i passeggeri costretti a camminare come acrobati sui binari. O come accade quando le stazioni della metro, ad ogni pioggia, diventano un’autentica piscina.

Sul tema, abbiamo ricevuto due mail che riguardano la viabilità a Napoli. Eccone il contenuto.

“Mi è successo un fatto che non auguro a nessuno. Ieri mattina domenica, era quasi mezzogiorno, mi sono trovato nei pressi del San Paolo a bordo della mia auto. Ho imboccato il sottopasso che collega la zona dello stadio con piazzale Tecchio, a un passo dalla linea ferroviaria metropolitana. Una zona molto frequentata. Inizio il sottopasso e dopo qualche secondo mi trovo nel buio più totale, una scena da incubo. I miei fari non si sono accesi, avevo solo le lucette piccole, era un contatto che non funzionava. Ma con le sole lucette di servizio non ci si vedeva niente, buio pesto. Per un minuto sono stato nel terrore, se andavo piano rischiavo di essere tamponato, se acceleravo rischiavo io di tamponare qualcuno. Alle mie spalle ho sentito una serie di brusche frenate. Mi sto chiedendo ancora cosa sia successo alle mie spalle. Facile verificare, perché l’ora è precisa, mezzogiorno meno sette o otto minuti. A questo punto mi chiedo: ma è possibile una città con un disservizio così clamoroso? Un tunnel senza luce, con il rischio di incidenti mortali? Chi risponde? Siamo in Africa o a Napoli?”.

Da un altro lettore, il giorno precedente, ci era arrivato questo messaggio.

“Stavo a via Posillipo, la strada più famosa di Napoli perché affaccia sul mare. Un panorama fantastico, la giornata era piena di sole. Ma a parte il paesaggio il resto faceva veramente schifo. La strada tutta scassata, i sassi per terra, quelli che chiamano sanpietrini, tutti all’aria, un ciclista per terra, e mi chiedo quelle pietre da uno due chili se vanno finire in testa a uno, perché ci passa una macchina, cosa succede. Ho visto un paio di carrozzieri che avevano una fila di macchine a riparare, vuol dire che le scassano su quella strada da paura. Poi monnezza dappertutto, non si poteva camminare sul marciapiede perché erano tutti sacchetti aperti, una puzza schifosa, intere vetrate spaccate a terra, se mi dicevano che stavamo in India ci credevo. Solo il mare e ‘o sole non bastano. Ci vogliono strade che non ti spezzi una gamba e senza quella monnezza schifosa”.

Ottimo e abbondante. Ma Napoli – secondo il sindaco arancione Luigi de Magistris – non è solo la città più bella del mondo. Ma anche, dopo Tokyo, la più efficiente. Vedi il metro…

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