Il Milan e il Fair Play finanziario: atto secondo

Le Coppe non s’han da fare. È questo il verdetto del Tas, che va a ratificare l’intesa che è stata raggiunta tra la compagine milanista e la Uefa. Il Fair Play Finanziario impone un anno sabbatico dalle Coppe Europee, in modo tale da saldare tutte quelle infrazioni che sono state commesse negli ultimi sei anni. Una notizia che sicuramente non farà piacere ai tifosi milanisti, ma che ha proiettato un minimo di soddisfazione a quelli della Roma, dato che la squadra giallorossa prenderà parte ai gironi di Europa League, mentre il Torino si ritrova ai preliminari e torna a giocare una competizione europea dopo diversi anni di assenza.

Anche se l’esclusione era stata preannunciata da diversi giorni, non si può certo dire che non abbia fatto scalpore. Certo, adesso il Milan avrà il tempo di predisporre senza l’impegno settimanale di Coppa una risalita verso i vertici del calcio italiano che si preannuncia appassionante e tutta da seguire anche grazie alle indicazioni degli operatori di settore. Certo, senza ombra di dubbio, è uno dei momenti più complicati in tutta la storia della società rossonera.

 

Il primo passo verso il settlement agreement?

Probabilmente, però, questa sanzione potrebbe anche essere il primo passo per riorganizzare una ripartenza: diversi indizi portano alla possibilità di raggiungere un settlement agreement già nel corso della prossima primavera. Solamente una decina di giorni fa la situazione era abbastanza semplice da intuire e, di fatto, era già ufficiosa. Una mossa, da parte dell’ad Ivan Gazidis che mette una pietra sulla multa da 12 milioni che pendeva sul club milanista in riferimento alle irregolarità compiute nel triennio che va dal 2014 al 2017. Al tempo stesso è scomparsa anche l’esclusione dalle Coppe nel 2021 nel caso in cui il Milan non dovesse farcela a raggiungere il pareggio di bilancio.

Dal punto di vista prettamente tecnico, l’esclusione dalle Coppe Europee è in realtà un vantaggio per il nuovo tecnico Giampaolo, in modo tale da poter disporre dell’intera settimana per trasmettere ai giocatori il suo modo di giocare. Ed è una mossa che sicuramente porta il vantaggio di non dover pagare le sanzioni, ma che potrà essere ancora più utile se porrà davvero le basi per il futuro della squadra e permetterà la ratifica anche di un settlement agreement, ovvero una sorta di piano di rientro che verrebbe dilazionato in senso pluriennale. La sentenza lascia aperto, di fatto, uno scenario del genere.

 

Nel 2018-19 un altro bilancio in rosso di quasi 100 milioni di euro

La gestione Elliott termina il bilancio 2018-19 con un altro rosso particolarmente difficile da digerire. Il club rossonero è sotto di quasi 100 milioni di euro e proprio questo aspetto non consente di dormire sonni tranquilli e lascia aperto lo spettro di una nuova sanzione per il triennio dal 2016 al 2019. Ragionando, però, diventa più credibile pensare che la dirigenza milanista abbia dato l’ok all’esclusione dalle Coppe Europee proprio per puntare ad un settlement agreement. L’obiettivo è quello di dilungare anche il controllo su questa annata da un punto di vista finanziario ancora più in là nel tempo. E la scelta di non affrettare la cessione di Donnarumma entro la fine di questo esercizio sembra proprio potersi leggere in tale direzione.

 

Donnarumma Saves Show https://www.youtube.com/embed/cRPi-gjfXr8

Quel che è certo è che il Fair Play Finanziario non svanisce magicamente con questo accordo tra Milan e Uefa. È chiaro che, in questo momento, il club rossonero può contare su una libertà d’azione leggermente più ampia, senza dimenticare, però, un dato fondamentale. Ovvero che il tetto più alto di deficit che potrà essere toccato nel corso della prossima stagione è pari a -30 milioni di euro. Le dichiarazioni del presidente Paolo Scaroni, rilasciate all’emittente televisiva di Sky, non fanno altro che confermare quanto il Milan non vedesse l’ora di lasciarsi alle spalle il peso delle multe derivanti dalle infrazioni commesse sotto gestioni passate. La scelta di abbandonare l’Europa League lascia certo dispiacere, ma può essere un nuovo inizio per tutta la società.

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