Un gran sonno. Pochi minuti prima del salto nessun dolore, fine dell’acido muriatico in tutte le ossa, gli intestini che esplodono, i polmoni insopportabilmente pieni d’acqua. Più niente: solo una voglia beata di dormire. Poi il passaggio nella notte fonda, la scoperta che l’io di dentro c’è ancora tutto. Quanto tempo? Ancora adesso non lo so.