NICOLA MORRA / PER LE STRAGI ’92-’93 NON FU SOLO MAFIA

“Per le stragi del ’92-’93 non fu solo mafia”.

A proclamarlo non è uno studente delle medie durante una manifestazione per ricordare tutti i trucidati nelle stragi che hanno sconvolto l’Italia. Ma nientemeno che il presidente della Commissione parlamentare antimafia, il 5 Stelle Nicola Morra, intervenuto nella prestigiosa ed istituzionale Sala dei “Caduti di Nassirya” a palazzo Madama in occasione della presentazione del libro “La Bestia” scritto dall’ex magistrato Carlo Palermo.

Vero è che storicamente, quindi da sempre, le Commissioni antimafia non hanno mai fatto neanche il solletico a cosche e clan.

Vero è che spesso e volentieri sono state popolate da politici in vena di adottare al massimo metodi omeopatici per curare quei tumori e quelle metastasi malavitose.

Ma arrivare a dire, dopo oltre un quarto di secolo, che ad uccidere Giovanni Falcone e Paolo Borsellino non fu solo la mafia, è davvero da Guinness dei primati: significa scendere dal pero e dissotterrare l’uovo di Colombo.

Anche le pietre ormai sanno che in quelle stragi si sono verificati clamorosi depistaggi di Stato: e che quindi i mandanti, rimasti regolarmente a volto coperto, vestono di certo abiti istituzionali.

Cerca però un acrobatico giro di parole, Morra, per dare un senso alle sue affermazioni. “Gli esecutori materiali sono importanti ma ancora più importanti sono i cervelli. Ed i cervelli sono ipoteticamente pensati all’interno del Parlamento”.

Ipoteticamente? Cervelli pensati? Forse è necessario interpellare uno psichiatra per decodificare il Morra-pensiero.

Il vertice Antimafia aggiunge: “Con la Commissione parlamentare ci occuperemo anche della trattativa Stato-mafia e quando si fa riferimento ad essa non si può che far riferimento ai cervelli dietro di essa”.

E del rapporto Mafia-Appalti sul quale stavano lavorando Falcone e Borsellino prima di essere ammazzati neanche lo straccio di una lampadina accesa? Sul movente “appalti” che sempre più chiaramente – come sottolinea Fiammetta Borsellino – è l’unica pista per spiegare Capaci e soprattutto via D’Amelio, nemmeno una sillaba?

Misteri di casa nostra.

 

Nella foto Nicola Morra

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