A un passo dal baratro

Marcus Asworth su Bloomberg. “L’Italia verso una nuova crisi finanziaria. È solo questione di quando, perché è un incidente che aspetta solo di accadere”. I mercati se ne sono accorti ed è in arrivo il giudizio di Standard & Poor’s (rating BBB sotto osservazione), poi, a settembre, quello di Moody’s che, se tagliasse il suo BAA3, porterebbe l’Italia al livello speculativo (junk). Questo governo rischia di saltare, giusto prima della prossima legge finanziaria. Deficit e debito rischiano di salire alle stelle di fronte a una manovra che appare un rebus, con privatizzazioni da reperire per 19 miliardi di cui non c’è traccia e un aumento dell’Iva per 23 miliardi solo nel 2020 per fare da impalcatura al Def, se non fosse che Lega e cinque stelle escludono l’ipotesi,. alla ricerca di alternative da trovare fra tagli di spesa e alle agevolazioni fiscali che, al momento, sono un fantasma”. Il ragionamento di Bloomberg è semplice: sta per saltare la tregua con Bruxelles, raggiunta a dicembre, quando l’Italia ha scongiurato la procedura per violazione sul debito con la promessa di un deficit al 2,04% (ora rivisto a 2,4%): “Con l’economia in recessione, anche quel numero aggiornato appare aleatorio. E il gap rischia di essere troppo ampio perché la Commissione Ue lo spazzi sotto il tappeto”. Intanto cala la fiducia dei consumatori. E’ ai minimi dal 2017 e l’indice di fiducia diminuisce in quasi tutti i settori.

La Pasqua è Pasqua, ma il sentimento pacifista della religione è solo teorico. La strage dello Sri Lanka lo testimonia tragicamente. Anche la rissa Lega-5Stelle si fa da parte per un paio di giorni e i “nemici-amici” del governo si godono la vacanza ai monti e al mare. Di Maio, in muta, sguazza nel mare della Sardegna con la nuova first girl e va a conoscere i suoceri, Salvini amoreggia con la sua sulle Dolomiti. Ma è tregua fino a un certo punto. Già martedì tornerà alta la febbre della tensione con la discussione sul decreto crescita (Crescita? Per vederla ci vuole un potente telescopio) e sulla norma salva Roma. (Salvini la condiziona alla tregua dei 5 Stelle sul doppio caso Siri e Giorgetti), ma soprattutto la maggioranza dovrà occuparsi della mozione di sfiducia del Pd per le accuse di corruzione della Procura di Roma al sottosegretario Siri della Lega. Sullo sfondo c’è poi la richiesta di Di Maio di un chiarimento politico con la Lega e l’accelerazione della proposta di legge sul conflitto d’interessi.

Nei prossimi giorni altra gatta da pelare per Salvini. I magistrati analizzeranno il dossier sui finanziamenti alla Lega dell’imprenditore Parnasi. Roba che scotta e poi… mentre lo Sri Lanka piange per la strage dell’attentato a sfondo religioso Luca Morisi, responsabile leghista della comunicazione augura la buona Pasqua pubblicando sui suoi social la foto del ministro dell’Interno armato di mitra e commenta: “Vi siete accorti che fanno di tutto per gettare fango sulla Lega? Si avvicinano le Europee e se ne inventeranno di ogni per fermare il Capitano, ma noi siamo armati e dotati di elmetto! Avanti tutta, Buona Pasqua”.

Il 25 Aprile, fosse per Salvini, sarebbe una celebrazione da cancellare (in lui riemerge ad ogni occasione l’empatia per il fascio). La data ricorda le pagine esaltanti dell’Italia liberata dalla dominazione nazifascista. Il ministro dell’interno, nonché vice premier, ha negato la sua presenza alla manifestazione. Annuncia che si recherà a Corleone per sostenere le forze dell’ordine nel cuore della Sicilia. Il portavoce Morisi non chiarisce se viaggerà portando con sé il mitragliatore a cui si è affezionato.

Contro il ducetto: “Bella ciao”, bandiere della pace, della solidarietà, dell’antifascismo, della difesa della Costituzione. In piazza.

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