Assange – Un disastro per gli inventori del Russiagate

La vicenda di Julian Assange rischia di trasformarsi in un disastro politico per gl’inventori del cosiddetto RussiaGate.

Il governo britannico, in grande difficoltà per il Brexit, l’ha fatto arrestare e prelevare nell’ambasciata dell’Ecuador commettendo un illecito diplomatico, seppure “autorizzato” da Quito, penetrando in un territorio straniero. Con una motivazione debole (essersi sottratto a un interrogatorio), ma aprendo la strada a una richiesta americana di estradizione prontamente predisposta dal Dipartimento di Giustizia di Washington.

Assange. In alto, Donald Trump

Il guaio è che quest’ultimo non aveva e non ha in sostanza niente da imputargli. Infatti l’’imputazione” pronta per Julian Assange è quella di avere cospirato con l’allora David Manning per “effettuare una intrusione in un computer”. Che è cosa diversa, sostanzialmente, dall’aver effettuato una illegale intrusione. Il fatto è che il giudice accusatore non ha alcuna prova di una tale intrusione. Per cui chiede l’estradizione sulla base di un pensiero, cioè di una intenzione. Che viene chiamata “cospirazione”. In tal modo la cospirazione viene identificata con un pensiero, o con una idea (è la stessa cosa). E, con ciò, viene cancellato il Primo Emendamento della Costituzione americana, che “garantisce la terzietà della legge rispetto al culto della religione e il suo libero esercizio, nonché la libertà di parola e di stampa, il diritto di riunirsi pacificamente; e il diritto di appellarsi al governo per correggere i torti”. Insomma un vero pasticcio.Ma ecco apparire la dichiarazione di Rudy Giuliani, avvocato di Trump, che afferma che Assange potrebbe, se interrogato, dire quello che sa in merito al RussiaGate. Cioè che non solo lui non c’entra niente, ma che non c’entrano niente nemmeno i russi. Visto che i documenti sulla Clinton, ricevuti e pubblicati da Wikileaks, furono trafugati probabilmente da un funzionario del Partito Democratico e non mediante un hackeraggio compiuto da lontano, (cioè dai russi). Più banalmente furono copiati con qualche click di computer, a Washington.

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