Viva le donne

E’ un dato di fatto: siamo il Paese che riserva standing ovation al capo popolo che riassume in sé il peggio dell’anti democrazia, che per vederlo, toccarlo, strappargli un selfie, si sobbarca a ore di attesa nella “città dell’amore” infangata dall’esercito di omofobi e bizzochi. Chi ha l’energia per contestare questo truce oscurantismo? Con il rito di dichiarazioni contro, che incidono come foglie al vento, si pronuncia il redivivo Pd. In campo, con grinta, il sindacato a trazione Landini, finalmente coerente anche con la sua missione extrasindacale e gli aggregati di Cisl e Uil, ma l’onda d’urto antagonista del Congresso della famiglia è la marea di donne che hanno invaso Verona. L’evento, in parallelo con il risveglio politico del mondo giovanile, sprigiona energia e apre spazi di ottimismo sul futuro del Paese.

Sul tema, aggregati di non usuale rilievo arrivano dagli alleati-nemici del governo gialloverde. In due parole, è lite Salvini-Di Maio e Conte ci mette del suo per alimentare il fuoco amico. La rissa sembra prescindere dalla materia del contendere specifico. Il Congresso di Verona è solo il pretesto per portare acqua al proprio mulino, ovvero ai numeri del consenso espresso dai sondaggi. Salvini parla alla pancia degli italiani reduci del regime. Di Maio e più di lui l’ala progressista del Movimento, che ha in Roberto Fico la sua punta avanzata, preconizzano, per ora con prudenza, il the end del matrimonio con la Lega e l’apertura del dialogo con il Pd.

Intanto c’è chi mette in fila le varianti sul tema ospitato non a caso da Verona, città non nuova manifestazioni di razzismo. Papa Francesco se la cava con un colpo al cerchio e uno alla botte: “Sostanza corretta, metodo sbagliato”. Salvini, che Bergoglio rifiuta di ricevere, ci specula su: “Io sono uomo di sostanza, sono d’accordo con il Papa”. Di Maio: “A Verona ci sono dei fanatici, c’è uno stile medievale. Conte a Salvini: I ministri studino prima di parlare”. Contesta così la confusione del leghista sull’autore della delega in materia di adozioni, attribuito a Spadafora mentre è a firma di Fontana. “Bisogna rimboccarsi le maniche e lavorare nei ministeri tutti i giorni e studiare le cose prima di parlare altrimenti si fa solo confusione”. Nemmeno velato l’attacco a Salvini sempre in giro per fare campagna elettorale. Di Maio si aggrega e bacchetta il ministro dell’Interno: “Almeno le deleghe si dovrebbe leggerle prima di accusare qualcuno, altrimenti si fa solo confusione”. L’Avvocato Ghedini, il più filo-leghista dell’entourage di Berlusconi : “Perché Salvini ci va? (a Verona, ndr) Perché si sveglia la mattina e imposta la sua giornata secondo i like. Questa è la vera tragedia del Paese. La maggioranza non ha una visione, non ha un progetto. Si muove solo sulla base dei social. Il convegno di Verona? Un appuntamento folkloristico. Giulia Bongiorno? Colpita dal virus leghista. È diventata stravagante, a dir poco. La conosco bene, è una donna intelligente. La Lega l’ha cambiata”. Dai 5S una voce fuori dal coro ricorda che lo strenuo difensore della famiglia, al secolo il vice premier leghista, è divorziato e cambia fidanzate, come fossero cravatte o nel suo caso felpe. Insomma è un gran casino.

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