Grillo flop, ovvero l’intelligenza nascosta del telespettatore

C’è gusto a consultare i dati Rai dell’ascolto. A Freccero, a cui si deve il programma “C’è Grillo”, sarà difficile giustificare i 30 o 50mila euro finiti nelle tasche del comico genovese per spezzoni di vecchi sketch utilizzati. Il default del programma, trasmesso in prima serata da Rai2 (di cui Freccero è direttore in quota 5Stelle) è nel numero di telespettatori: solo un milione. Peggio di così…Va meglio, molto meglio al tandem Salvini-Di Maio e ai loro partiti: al M5S il tg1 concede il 52% del tempo di interviste e commenti, oltre il 47% il Tg2 e il Tg3. A tutta l’opposizione solo il 30%. A Gentiloni i Tg dedicarono il 13%, a Salvini e Di Maio il 26%. Peggio Sky, con quasi il 70 percento nelle diverse edizioni dei Tg e in assenza di interlocutori. Dati simili per Mediaset. L’aggravante è il dato del 59% monopolizzato dal governo nei programmi di intrattenimento. L’Agenzia garante delle comunicazioni (Agicom) rileva che i due vicepremier sono onnipresenti in Tv. Dai telegiornali Rai a quelli Mediaset, da Sky fino a La7: “Rai2 di Freccero è sotto osservazione dopo le polemiche su ’Povera patria” e gli sketch di Grillo in prima serata). Michele Anzaldi, deputato dem e segretario della commissione di Vigilanza Rai, denuncia “Quella della Rai è un’occupazione imbarazzante”.

E’ una mezza sconfitta di Salvini il via allo sbarco dei migranti dalla Sea Watch, ma una mezza minaccia la clausola “Sì, ma solo se i profughi andranno in Olanda e Germania”. Drammatico quesito: e se i due Paesi citati rifiutassero il diktat? I 47 profughi rimarrebbero sulla nave soccorritrice a morire di freddo? Il Pd, e per esso Matteo Orfini, si è finalmente deciso a presentare un esposto alla Procura di Siracusa contro il governo, per violazioni della legge con il sequestro illegittimo dei migranti (15 minorenni) e altre illegittimità.

Una nuova puntata di Salvineide prosegue con lo stridere del dietrofront di “Ce l’aveva duro”. Da gradasso aveva urlato “Processatemi”, poi dopo aver contato fino a dieci si è smentito: “Dopo aver riflettuto a lungo su tutta la vicenda, ritengo che l’autorizzazione a procedere debba essere negata”. Grullini in ambasce: terranno fede all’impegno di autorizzare il processo o lo negheranno, con il rischio di spaccare il Movimento? Di Maio, imperterrito, invita i suoi a votare no e la base è in subbuglio.

Due perle di rara opacità nello scrigno del tandem Salvini-Di Maio: Ancor prima di essere operativo, il reddito di cittadinanza aguzza l’ingegno degli aspiranti a riceverlo. Folle oceaniche negli uffici postali e comunali, ai Caf, per capire come raddoppiare il “sussidio”. C’è chi prova a cambiare la residenza, per uscire dall’ambito del reddito familiare e diventare candidato a riceverlo e chi con identica motivazione ricorre al divorzio fittizio per raddoppiarlo. Casi limite sono le città del Sud, dove sono più numerosi i senza lavoro e le famiglie povere. Tragica è poi l’esclusione dal beneficio minimo del reddito dei senza dimora, degli clochard stranieri (come potrebbero dimostrare di risiedere in Italia da almeno dieci anni, come prescrive la legge?) Sono loro, i più poveri, gli esclusi: a suo tempo dal reddito di inclusione e ora da quello di cittadinanza. Senza residenza si è interdetti al voto, alle prestazioni sanitarie e ai 780euro.

Tra i primi a salire sulla Sea Watch la deputata di Forza Italia Prestigiacomo, siracusana, indignata per il sequestro dei migranti.

Maledetti social. Anziché creare rapporti sono spesso strumento di violenza verbale. L’ha insulta, oltre a qualche idiota leghista, anche parte di Forza Italia di cui è parlamentare. Si distinguono il quotidiano “Libero” e il sito della Lega Salvini premier, con ingiurie sessiste. Tra le più scalmanate Alessandra Mussolini e la Meloni.

Nasce a Napoli la catena di “Rossopomodoro” e si espande, sbarca anche a Milano dove in un locale del ristorante un dipendente umilia gli immigrati al lavoro. Ordina “mani in alto” e spruzza sotto le loro ascelle un deodorante. L’ignobile bravata è denunciata con un video e si scatenano le reazioni indignate sui social. Di chi è la becera iniziativa, chi l’ha messa in atto? Fossero napoletani questa forma di razzismo aprirebbe un nuovo capitolo dell’intolleranza e rivelerebbe il pericolo di contaminazione della xenofobia introiettata da chi dal Sud emigra al Nord per lavoro.

Lascia un commento