Lo share dei gialloverdi

Nell’aula virtuale di Palazzo Chigi il maestro è Reputation Science, osservatorio che stila la classifica di buoni e cattivi del governo gialloverde. Alunni sono uomini e donne dell’esecutivo. Il primo giudizio è per il “Ce l’aveva duro” Salvini, in fase calante. “Segnali di una leadership che si sta incrinando” decreta uno dei fondatori dell’agenzia di rilevamento”. Il gradimento negativo, supera il positivo, ma il vice premier del Carroccio rimane in vetta alla graduatoria. Italiani in letargo. Lo segue Conte: apprezzato l’incontro con Papa Francesco e l’a tu per tu della cena con Junker. Non gradito il dietrofront sul Global Compact. Guadagna posizioni Centinaio per gli interventi a favore delle aziende agricole danneggiate dal terremoto e la tutela dei prodotti italiani. Non male Costa, schierato contro l’inquinamento del fiume Sarno e gli inceneritori. Pollice verso per la Buongiorno. Bocciata la sua proposta di abolire la lingua inglese nella pubblica amministrazione. Bene la Trenta, preoccupata per l’obesità dei militari (!). Non male Tria, meno ondivago nei rapporti con l’Europa. Scende di un gradino Savona, anti europeista. Guadagna una posizione Elisabetta Trenta, ministro della Difesa. Apprezzata la riapertura del dossier sull’uranio impoverito e l’attenzione per l’obesità dei militari. Fontana ha dovuto ammortizzare i danni provocati dall’incredibile affermazione del suo capo di gabinetto “Il problema del riscaldamento della Terra è colpa di Satana”. La Grillo è imputata per aver decapitato il Consiglio Superiore della Sanità privandolo di nomi prestigiosi. Bonafede, quello del video autopromozionale sull’arresto di Battisti, guadagna qualcosa per aver disposto di velocizzare le indagini per le violenze sulle donne. In calo Bonisoli per aver tentato di abolire le domeniche gratis ai musei. Stefani in lieve crescita per aver lavorato al tema dell’autonomia di Veneto ed Emilia. In salita Moavero per l’impegno sul caso Regeni. Fraccaro, è polemica con i leghisti. Li accusa di boicottare il decreto sull’anticorruzione. Contro Bussetti i docenti che non condividono il no ai compiti a casa nel periodo delle vacanze. Sei in condotta per la Lezzi,evanescente ministra per il Sud. In fondo, al diciottesimo posto c’è Di Maio, in picchiata per la vicenda dei lavoratori in nero nell’azienda paterna. Maglia nera è Toninelli. Su di lui ironia e censure, nonostante l’impropria difesa d’ufficio di Travaglio. Ai margini il caso Boschi-Di Battista. Lui le imputa di essere figlia di un banchiere, lei risponde “Fiera di non essere figlia di un fascista”. E rincara la dose. “Ho sempre lavorato come avvocato e ho pagato le tasse. Pensa alle tue aziende che non sono in regola con il fisco. Mio padre? La sua correttezza è stata riconosciuta dal tribunale”.

Commenti sulle nuove vittime del mare e la chiusura dei porti italiani ordinata da Salvini. Fico “Dolore, rabbia e tristezza. Salvare vite umane è quello che fa una società sana. Se non ci riusciamo è un terribile fallimento per tutti noi”. Renzi “Nessuna battaglia ideologica vale la morte di 100 persone affogate o morte di freddo in mare. Non si possono chiudere i porti a chi fugge dalla morte e soprattutto non si possono chiudere gli occhi con cento morti affogati davanti a casa nostra”. Civati: “Le Ong salvano vite in mare, non causano morti né alimentano traffici di scafisti. Le affermazioni di Salvini sono vergognose e deliranti. Le Ong salvano vite in mare, non causano morti né alimentano traffici di scafisti. Le affermazioni di Salvini sono vergognose e deliranti”. Don Ciotti: “Sono morti che devono pesare sulle coscienze di tutti. Basta ai venditori di illusioni, basta a chi fa propaganda su queste tragedie, basta a chi cerca scorciatoie con leggi che negano i diritti, alimentano illegalità e disperazione”.

La classifica delle notizie trash che infestano giornali, radio e televisioni italiane ossessiona lettori e utenti con il tam-tam su nomi ricorrenti del gossip. Qualcuno a caso: Corona, Belen, Platinette, Fedez-Ferragni, Romina e Al Bano, Lori del Santo…e mi fermo qui, per non abusare di questo spazio. Si prendono, si lasciano, fanno figli, vanno al mare o in montagna, mangiano e bevono, ma cosa? Si fanno le corna, litigano o fingono di litigare, eccetera, eccetera. Di che meravigliarsi se tizi e tizie senz’arte né parte intascano migliaia di euro per dire cazzate a riviste di genere e nei pomeriggi televisivi? L’ultimo exploit vede l’una contro l’altra Lorella Cuccarini e Heather Parisi e la loro lite da giorni sottrare spazio all’informazione con la “I” maiuscola. Heather. “La Cuccarini non sa ballare”, Lorella “La Parisi non paga le tasse”. Non si azzuffassero a furia di post sui social, ripresi dalle news, chi presterebbe più attenzione a due ex show girl?

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