Con i soldi nostri

Casalino, portavoce di Conte, sì, quello che ha chiesto un ufficio più bello e meglio arredato, quello che scrive gli interventi che il premier legge per non incorrere in errori e omissioni. La sua scorrettezza, più volte messa in mostra, gli abusi commessi nel fare propaganda per i 5Stelle, benchè pagato con soldi pubblici per altri compiti: è piena bufera. Durante i funerali delle vittime di Genova l’intraprendete grillino ha inviato un messaggio ai media per enfatizzare il dissenso nei confronti del Pd e l’acclamazione per i rappresentanti del governo. La vicenda (e non è la prima) configura un chiaro esempio di conflitto di interessi e di abuso d’ufficio.

Anzaldi, Pd: “E’ un’iniziativa personale o del premier Conte?  Mai si era visto il portavoce della Presidenza del Consiglio che a funerali in corso inonda i giornalisti di messaggi per strumentalizzare bare e morti contro un partito di opposizione. Una vergogna”.

Salvineide number 10 e dintorni

L’“Express”, periodico francese, in copertina pubblica la foto di Salvini, con il lodevole intento di rendere noto ai connazionali cosa pensa del “Ce l’ho duro leghista”. Il settimanale francese titola “Matteo Salvini fa tremare l’Europa” e descrive il leader del Carroccio come “l’uomo forte della politica italiana, populista e xenofobo”. La personale sintonia con i colleghi francesi è perfetta.

Non sappiamo se l’Express ha citato anche il cinismo del vice premier che vieta da quattro giorni lo sbarco dei 177 migranti raccolti in mare dalla Guardia Costiera Italiana e che minaccia di riportarli in Libia, dove sarebbero esposti a violenze e torture, violando la Convenzione di Ginevra che vieta i respingimenti. L’ opposizione dem definisce l’atteggiamento del governo un ricatto criminale. “Siamo al punto che un ministro della Repubblica annuncia a mezzo stampa la decisione di compiere un reato”.

Il ministro dell’Interno grida al complotto: “Per stroncare il nostro governo, di cui si ha paura, proveranno a usare il debito pubblico, lo spread, i declassamento delle agenzie di rating, i richiami e le penalità”.

Ma che bravo! Ha elencato tutti i mali accertati della patologia in atto con il suo governo.

L’augurio è che il leghista “Ce l’ho duro” sia distratto dall’impegno di auto incensarsi e non sappia del reality polacco dal significativo titolo “Torna da dove sei venuto” con evidente riferimento ai migranti. La fiction, in preparazione, dovrebbe essere trasmessa in autunno in Polonia, uno dei paesi della Comunità europea a guida neofascista e xenofobo. Lo produce la Tvn, unica emittente non condizionata dal governo di ultradestra. L’obiettivo è di sensibilizzare chi lo vedrà perché siano chiare a tutti le realtà e le difficoltà dei migranti. Ne fosse a conoscenza, il nostro razzista ministro dell’interno, piomberebbe a Cracovia per convincere Mateusz Morawiecki, primo ministro polacco, a vietare la messa in onda del programma.

2008, i favori ai Benetton. A Giugno, il nuovo governo Berlusconi emanò il decreto noto come SalvaBenetton che abolì dalla convenzione Stato- Autostrade le verifiche periodiche con il sì compatto dell’attuale Lega, anche del deputato Salvini, decisamente a favore a favore della legge e non “di un’altra Lega” come prova a scagionarsi il ministro dell’Interno. Forse perché la famiglia Benetton aveva “omaggiato” la Lega con un versamento di 150mila euro?

La faccenda del selfie del Ce l’ho duro leghista, in corso i funerali delle vittime di Genova: i suoi fan provano ad alimentare il sospetto che malvagi a lui ostili, abbiamo elaborato un fotomontaggio. Li smentisce l’Ansa che ha fatto la foto e un video che conferma il selfie.

Caccia ai responsabili del crollo di Genova. La magistratura accerterà i responsabili. Nel frattempo: di chi è il no alla Gronda, alternativa all’autostrada crollata? Del comico genovese, di Toninelli, dei 5Stelle. In margine alla domanda, il premer Conte ha tratto vantaggi economici dall’incarico di legale delle Autostrade d’Italia?

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