BAGNOLI / BONIFICA TAROCCATA E PROGETTI FANTASMA

Bagnoli, si ricomincia da capo? Dopo il voto del 4 marzo, i 5 Stelle non vogliono più sentir parlare dell’accordo governativo per il futuro dell’ex area Italsider e bocciano le intese raggiunte. Attacca la senatrice grillina Paola Nugnes: “L’accordo sul sito è da cancellare. Il commissario di governo, Salvatore Nastasi, deve andarsene. Non c’è un progetto sulla bonifica e neppure un dato certo sulle risorse disponibili”. Nastasi, per inciso, è stato nominato da Matteo Renzi.

Secondo la parlamentare pentastellata i lavori per la bonifica dovranno essere eseguiti dallo Stato e non dai privati. La riqualificazione spetta agli enti locali, in primis al Comune, secondo quanto prevede il piano regolatore generale.

Fuori gioco, a questo punto, anche il carrozzone di Invitalia, l’ex parastatale Sviluppo Italia, all’epoca guidata dal pomiciniano Massimo Caputi (da alcuni anni passato ai maxi business dei fondi, come Prelios e Feidos), oggi al timone Domenico Arcuri, che su quella poltrona fu voluto da Pierluigi Bersani.

Un’area, quella di Bagnoli, da vent’anni e passa più che mai bollente. Al centro di una bonifica taroccata, come ha accertato anche la fresca sentenza del tribunale di Napoli: una finta bonifica capace solo di inghiottire centinaia di milioni con la strafallita partecipata del Comune BagnoliFutura, tutta a base di consulenze d’oro e prebende per amici e amici degli amici. Nel frattempo l’inquinamento è addirittura aumentato, mettendo a forte rischio la salute dei cittadini della zona.

Preoccupatissimi i mattonari partenopei, che rischiano di veder tramontare una ghiotta occasione per nuovi lavori e appalti. Si chiede e chiede il neo presidente dei costruttori napoletani organizzati nell’Acen, Francesca Brancaccio: “Perchè vanificare ora un accordo così faticosamente raggiunto? Non è stato facile arrivarci, perchè adesso cancellarlo? Non so se il movimento 5 Stelle abbia un progetto compiuto per l’intera area di Bagnoli. Se così fosse, saremo ben lieti di confrontarci, ma l’importante è non tornare indietro”.

nella foto Paola Nugnes

 

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