BOMBA A NAPOLI / PALAZZO SAN GIACOMO RISCHIA IL CRAC

Napoli di nuovo a rischio crac.

Dalla Corte dei Conti è arrivato infatti un pesante disco rosso sui conti economici di palazzo San Giacomo, che improvvisamente si trova sotto di 100 milioni e rischia di non poter più tirar fuori un euro dalle casse. Con la prospettiva, quindi, che non vengano pagati neanche gli stipendi ai circa 15 mila dipendenti: una vera bomba sociale innnescata in città.

Per questo il sindaco arancione, Luigi de Magistris, già annuncia: “porterò tutta Napoli sotto Montecitorio, la manifestazione del 21 febbraio era solo un prosecco con una tartare”. Parola di Masaniello.

E aggiunge: “non è pensabile che la città sia in questa situazione per un debito del 1980 a cui si aggiunge anche quello dell’emergenza rifiuti”.

L’accusa delle toghe contabili, infatti, è quella di non aver considerato, nell’ultimo bilancio, quel vecchissimo debito del Comune nei confronti di un consorzio che aveva lavorato nella fase del dopo terremoto 1980. Il consorzio CR8 circa un anno fa ha vinto in modo definitivo quell’ultratrentennale querelle e ha presentato il conto, 100 milioni tondi.

A palazzo San Giacomo dormivano sonni tranquilli perchè sicuri di aver sistemato la questione attraverso l’intervento del governo, che anche con la manovra di fine anno e soprattutto con il suo Spalmadebiti aveva lanciato il salvagente sia al Comune che alla Regione Campania guidata da Vincenzo De Luca, spalmando appunto i debiti addirittura su vent’anni. Un vero miracolo di San Gennaro.

Ma per quei 100 milioni la promessa di un aiutino a coprire il 70-80 per cento non si è trasformata in realtà. Tanto più ora con le nebbie del dopo voto. Prenderà a cuore la bomba partenopea Paolo Gentiloni impegnato ora solo nel disbrigo degli affari correnti? O lo convincerà ‘O sindaco che sta già organizzando “la manifestazione più grande dal dopoguerra ad oggi”, inforcando dialetto e bandana?

Intanto la Corte dei Conti non si contenta di tartine e champagne…

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