BENETTON / DAI PULLOVER AL TUNNEL SOTTO LA MANICA

Dai pullover al ponte sotto la Manica. Un salto acrobatico, quello dei sempre più rampanti Benetton, che nei ricchi itinerari della diversificazione, a bordo di Atlantia, regina delle autostrade di casa nostra, oggi mettono a segno un colpo da novanta: una bella fetta della società proprietaria del tunnel, Goupe Eurotunnel Se, Getlink per i suo fans.

Un’operazione da 1 miliardo di euro e passa, che consente alla dinasty veneta di arrivare al 26 per cento del capitale societario, attestandosi al primo posto tra gli azionisti. Un botto.

Non solo quindi le autostrade spagnole nell’obiettivo, con l’operazione Abertis da 18 miliardi di euro di cui si parla da mesi. Ora anche il celebre tunnel anglo-francese.

Grande sponsor del passaggio Goldman Sachs, proprietaria del veicolo finanziario in precedenza titolare di quella quota, ossia Aero 1 Global & International.

Lungo 50 chilometri e realizzato in sette anni, il tunnel è un vero miracolo di tecnologia. Il suo costo non è neanche stratosterico, se paragonato a costi standard delle infrastrutture a livello europeo. Il costo a chilometro, infatti, si è aggirato intorno ai 120 mila euro a chilometro, contro i quasi 200 mila della metropolitana di Roma e addirittura i 350 mila di quella partenopea, vera primatista europea e con ogni probabilità anche a livello mondiale, opera più unica che rara sul fronte di sperperi & scempi.

Il pezzo forte dei business di casa Benetton, comunque, restano le autostrade, per le quali sono state da poco rinnovate le concessioni che, come al solito da anni, sono una vera cuccagna per Atlantia (con la star di Autostrade per l’Italia), per Itinera del gruppo Gavio e per le imprese di casa Toti. L’ultimo regalo di fine anno per le tre, con la manovra finanziaria del governo Gentiloni, è stato anche il ripristino della riserva del 40 per cento dei lavori per la manutenzione autostradale: tutto senza bandi e senza gare, un cadeau in piena regola!

Anche per questo Atlantia festeggia il suo sempre positivo bilancio: il 2017, infatti, fa segnare utili in crescita del 4 per cento, raggiungendo quota 1 miliardo e 700 milioni.

 

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