DIFENSORE CIVICO / ULTIMO BLITZ NELLA CAMPANIA FUORILEGGE

Campania, Regione fuorilegge. Clamoroso a Santa Lucia, con l’ennesima votazione per l’elezione del Difensore civico, una sceneggiata – come ha più volte documentato la Voce (potete leggere i link in basso) – che va avanti dalla bellezza di sei anni. 

E ora l’ennesima beffa, una nomina che se ne frega altamente di quanto a dicembre ha stabilito il Consiglio di Stato: una sentenza calpestata, come carta straccia, dai consiglieri regionali, i quali hanno scelto senza alcuna motivazione, senza alcuna comparazione e dopo aver redatto una lista a proprio uso e consumo.

Inoltre è stato nominato un perfetto inconferibile e un perfetto ineleggibile. 

Partiamo dall’ultimo schiaffo a leggi, norme & regole in un Paese che voglia definirsi minimamente civile. Con 37 voti, in perfetto accordo bypartizan tra PD e Forza Italia, all’insegna dell’Inciucio massimo, è tornato sulla poltrona di Difensore civico Francesco Eriberto D’Ippolito, già votato a settembre 2017 e poi disarcionato per nullità della sua nomina.

Francesco Eriberto D'Ippolito

Francesco Eriberto D’Ippolito

Nel curriculum del prescelto, infatti, facevano capolino un paio di motivi degni dei più classici conflitti d’interesse. In primo luogo l’aver fatto parte del Corecom, l’organismo regionale che si occupa di controllare i fondi erogati al sistema radiotelevisivo locale. 

E poi la direzione della Fondazione De Martino, la quale ha percepito finanziamenti ingenti da palazzo Santa Lucia. 

Con mavovra illegittima è stata anche sottratta nell’istruttoria consiliare la sua falsa dichiarazione di non essere in condizioni di ineleggibilità e incompatibilità.

D’Ippolito è docente alla Link Campus, l‘università romana più nota per il nome del suo fondatore, l’ex ministro degli Interni Vincenzo Scotti, un tempo rivale di Antonio Gava per il predominio delle truppe Dc all’ombra del Vesuvio ai tempi della prima repubblica. 

Nel corpo dei docenti della Link Campus da segnalare la presenza di Francesco Bianco, un generale in pensione che ha militato per anni in Forza Italia e altro ex Difensore civico della Campania. E anche il generale Bianco è stato disarcionato dai provvedimenti del Tar e del Consiglio di Stato. 

Giuseppe Fortunato. In alto la presidente del Consiglio Regionale Campania Rosa D'Amelio

Giuseppe Fortunato. In alto la presidente del Consiglio Regionale Campania Rosa D’Amelio

Ma chi – alla resa dei conti – hanno prescelto le ben 6 sentenze intervenute in questi anni, a partire dal 2012? L’avvocato Giuseppe Fortunato, che  ha il curriculum più idoneo ed ecco perchè la Regione non vuole ottemperare alle sentenza del Consiglio di Stato, preferendo per la figura una lottizzazione con altri incarichi.

Bianco nel frattempo è stato nominato unanimemente nel Comitato Direttivo dell’Associazione ex Consiglieri regionali che ha sede presso la Regione e utilizza finanziamenti regionali.

La decisione è stata notificata alla Regione Campania, cui sono stati dati 60 giorni per ottemperare alla sentenza. E invece di ‘obbedire’ lorsignori hanno pensato bene di effettuare l’ennesima votazione fuorilegge!

Cosa succede adesso? Il Consiglio di Stato – che si riunisce il 22 febbraio – non potrà far altro che spedire a palazzo Santa Lucia un commissario ad acta perchè venga data esecuzione ai suoi provvedimenti affinchè trionfi la legalità.

Quando ci vogliono le cannonate per far rispettare la legge. E perchè il cittadino non si veda ancora una volta calpestato nei suoi diritti dalla lottizzazione più becera e arrogante: proprio per la scelta di un nome che deve tutelare i cittadini di fronte alle prevaricazioni della pubblica amministrazione….

 

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