Beatrice Lorenzin florovivaista. La vulcanica mentre della ministra della Salute partorisce il nuovo simbolo: ha pensato bene di non affidarsi al team che diede alla luce aborti come i manifesti delle sue campagne a perdere.
Stavolta fa tutto da sola e davanti a un uditorio sbigottito scopre il mega cerchio su sfondo arancio (?) dove campeggia – come ormai ‘si porta’ – il suo fatidico cognome, sovrastato da 5 simboli tra cui Idv di cui riscopriamo l’esistenza, nonchè il misterioso fiore.
Certo non una margherita. Perchè quella non si tocca, come ha sbraitato per giorni Cicciobello Rutelli. E davanti a un estasiato Casini, la ministra ha spiegato: “un fiore petaloso giallo come il sole”. Petaloso?
I botanici sono in fermento (lattico) e si interrogano sulla reale natura petalosa. Una pizza cinque gusti? Cinque uova all’occhio di bue in tegamino? Le cacche di cinque cani in fuga? Boh.
Lei ci riprova. “Forse è una peonia”.
Poi precisa, con la scienza che ormai la percorre da capo a piedi. “Siamo il partito che aspira ad essere il vaccino contro gli incompetenti e contro i populismi”.
Un occhiolino al Vate Roberto Burioni, il Mago di tutte le Bufale e tutti i Vaccini, per il futuro governo di Salute (sic) pubblica? Meglio prepararsi con un capiente 113.