MAXI SCANDALI IN BRASILE / MEGLIO DIMENTICARE PETROBRAS

Sud America bollente. Repubblica dedica un’intera pagina allo scandalo del secolo: “Odebrecht, le mazzette globali, tremano i leader sudamericani”.

Si tratta del colosso del mattone in Brasile, che dopo decenni di mega appalti comprati ora deve (o dovrebbe) pagare il conto davanti ai tribunali.

Scrive il quotidiano diretto da Mario Calabresi: “La potente famiglia Odebrecht ha agito indisturbata dominando interi settori produttivi. Il sistema ha retto fino a quando è esplosa ‘Lava Jato’, la più grande inchiesta sul più grande scandalo nella storia dell’America Latina”.

A questo punto aspetti di saperne qualcosa, quale sarà mai lo scandalo nello scandalo? E invece niente, resti col fiato sospeso e senza alcuna altra notizia in merito.

Come mai? Perchè Repubbica dimentica di infilare nel pezzo una sola paroletta, ‘Petrobras’, e caso mai di fornire qualche ragguaglio ai suoi lettori?

Perchè si tratta, appunto, della Tangentopoli del secolo, con il colosso petrolifero brasiliano pronto a versare mazzette – fino ad oggi accertate – per 5 miliardi di dollari: ma secondo i tecnici la cifra potrebbe lievitare fino ad una ventina, il Top dei top.

“Le indagini pesano come un macigno su vecchi e nuovi governi”, commenta Repubblica a proposito di Odebrecht.

Mai quanto quelle griffate ‘Petrobras’, che hanno addirittura costretto all’impeachment il presidente carioca Dilma Roussef, la pupilla del mitico Ignacio Lula da Silva. E hanno coinvolto i tre quarti della classe politica carioca, sia della maggioranza che dell’opposizione.

Forse è meglio dimenticare Petrobras perchè nell’affaire sono coinvolte anche le star di casa nostra? Come nel caso di Eni e Saipem, il big dell’impiantistica petrolifera. E della Techint del gruppo di Gianfelice Rocca, il magnate lombardo cui fa capo un altro colosso, Tenaris, che con il suo acciaio spadroneggia in Sud America. Tutte finite sotto inchiesta nella Lava Jato verdeoro; e anche a Milano, con un capo d’accusa da novanta, corruzione internazionale.

Ma ‘scordammoce ‘o presente’, Petrobras e i gioielli di casa nostra. Meglio parlare di mazzette globali: non fa male a nessuno…

 

Nella foto Ignacio Lula da Silva

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