Dal Vate di Montenero l’annuncio di una nuova illuminazione. Arriva via Repubblica, che ha ritenuto opportuno dedicare una intera paginata alle riflessioni politiche e morali dell’ex pm di Mani pulite e poi fondatore dell’Italia dei Valori. Per la serie chissenefrega, ma così vuole il direttore Mario Calabresi.
Ecco la buona novella: “alle prossime politiche voto per Bersani, mi pare l’unico a incarnare l’Ulivo”.
“Ma andrò a votare – precisa – dopo essermi accertato che quella vocazione ulivista non sia stata tradita”. Attento Bersani, l’amico ti guarda.
Una tirata d’orecchie ai 5 Stelle: “non basta solo dire no”. Caspita!
Nessuna domanda sulle simpatie leghiste, dopo il feeling con Robert Maroni, oppure sull’endorsement pro Stefano Parisi per la volata a sindaco di Milano.
Continua il Vate: “comunque la realtà politica attuale nasce sul carisma dei politici e vale perciò per un tempo limitato, io ne sono la prova vivente”. Ottimo e abbondante.
La reporter di Repubblica va poi in scoop, riuscendo a far pentire l’impentibile su Mani Pulite.
Ecco le parole di ‘O Pm: “sto facendo una critica. Dalla fine della Prima Repubblica sarebbero dovute emergere idee nuove e persone che le portassero avanti. Invece da quell’inchiesta è nato un grande vuoto e sono comparsi personaggi rimasti sulla scena politica più per se stessi che per altro, a cominciare da me”.
Giorni fa il presidente della giunta regionale della Campania, Vincenzo De Luca, l’uomo che secondo le narrazioni di Crozza ha portato la penicillina in Campania, ha invitato i cittadini a non comprare più i giornali. “Meglio nu’ babà”, il suo spassionato consiglio.
Pure lui, ‘O Governatore, ogni tanto ci azzecca.