Medjugorje, Bergoglio vuole vederci chiaro

C’è chi ha giocato d’anticipo sulla sacra curiosità del solerte Bergoglio, fustigatore di piccole grandi degenerazioni del sistema introdotto del Clero nei secoli, in tutto o in gran parte estraneo al volere di Cristo e di suo Padre. Sono i militanti del combattivo laicismo, teso a contestare assurdi dogmi, falsi miracoli e immaginifiche apparizioni di Madonne e Santi. Uno di molti territori d’indagine è certamente quanto ruota attorno al caso Medjugorje e ai cosiddetti veggenti che a scadenze prefissate, più rigorose delle cambiali, sarebbero destinatari di colloqui riservati, esclusivi, con la Madonna. Tra un’apparizione e l’altra, in luoghi del mondo dove si affollano i fan dei veggenti, la Madonna interpone il giusto spazio temporale per consentire di non sovrapporre un’apparizione con l’altra e impedire il successo dell’evento. Insomma una Madonna che sfoglia attenta il calendario. Finora ha sorpreso il letargo di Papa Francesco, inquisitore instancabile di errori, omissioni e devianze dei suoi sudditi. Ora Bergoglio rimedia e istruisce una vera inchiesta sulle faccende di Medjugorje, con l’invio nel luogo della “Madonna superstar” di un illustre inquisitore, il cardinale Ruini. Come per i preti che abusano dei minori, anche in questo caso sarebbe però indispensabile che anche la magistratura avviasse un’inchiesta per indagare sull’aspetto lucrativo di quanti alimentano il plagio di sprovveduti credenti, convinti che davvero la Madonna ami chiacchierare con cinque sprovveduti interlocutori. Fino a oggi, la Chiesa non si è mai pronunciata sui fenomeni mariani in Bosnia e raramente su altri presunti miracoli affibbiati a volti di Cristo rigati da gocce di sangue, a statue di santi in lacrime. (Nella foto fedeli attorno alla statua della presunta Madonna di Medjugorje).

 

Patata ?

L’insulto, gratuito, volgare, becero è di destra? Se ve ne fosse bisogno, lo testimoniano le reazioni al titolo di Libero che in prima pagina rivolge alla sindaca di Roma un ignobile “Patata bollente” con un titolo a caratteri cubitali. La condanna dell’insulto è stata bipartisan (Pd e non solo), ma con eccezioni inqualificabili. La velenosa al cianuro della Santanché: “Titolo azzeccato” e del direttore di Libero Feltri “Non chiedo scusa, feci lo stesso per Ruby e nessuno parlò”. Il commento, ma Feltri non possiede l’intuito per capirlo, peggiora l’infelice scelta di pubblicarlo. In pratica il direttore di Libero paragona la Raggi alla protagonista di eventi, come definirli senza esagerare?, “scandalosi”. La destra restante?

Vigliaccamente tace.

 

Bufale astrofisiche

C’è chi sguazza nel catastrofismo e, ogni volta smentito, annuncia tamponamenti letali Terra-Luna (per fortuna la previsione dice che avverrà tra 65 milioni di anni), la fine del pianeta frantumato da meteore devastanti, interi continenti sommersi da oceani esondati dal loro alveo per effetto dello scioglimento dei ghiacci polari. Un altro allarme si chiama Tiangong 1, stazione spaziale cinese che, esaurito il suo compito, potrebbe piombare, non si sa dove, sulla Terra, perché fuori controllo. Quanto all’allarmato annuncio di una possibile e terrificante collisione di una meteora con il nostro derelitto pianeta, la scienza di settore smentisce l’ipotesi. Come si voleva dimostrare,

 

 

 

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