Scorte, l’autodifesa del “gomorrista”

Non è un reato penalmente perseguibile, ma somiglia molto all’abuso d’ufficio. Mi riferisco all’uso continuativo pro domo sua di Roberto Saviano di pagine messe a sua disposizione dalle testate che usufruiscono del successo sproporzionato ottenuto con Gomorra, il libro che riassume quanto si conosce da tempo sulla camorra, raccontato quotidianamente dalla cronaca dei quotidiani, soprattutto da quelli locali, più direttamente coinvolti. L’abuso di spazi dell’informazione giornaliera e periodica a cui Saviano collabora ha origine dalle polemiche sul flash fotografico che immortala la sindaca di Roma, Virginia Raggi, occupata a fare la spesa, con tanto di scorta al seguito. Per rispettare la par condicio viene anche riesumato l’episodio analogo della Finocchiaro (Pd) durante una sortita per shopping, accompagnata da guardaspalle. I detrattori del dilagante fenomeno delle scorte ne citano l’inefficacia dimostrata dagli attentati a presidenti Usa, al Papa, a Moro, Falcone e Borsellino. Saviano si prodiga in arzigogolati ragionamenti per giustificare la scorta alla Raggi e (in) direttamente a se stesso. Omette di riconoscere che chi avesse intenzione di ucciderlo avrebbe mille occasioni per attuare il proposito, dal momento che Saviano presenzia più volte a incontri e manifestazioni aperte a tutti, a stretto contatto con i partecipanti. Sull’ultimo numero dell’Espresso, dice il “gomorrista” che la polemica sulla scorta della Raggi nasce da rancore e disinformazione. La maligna interpretazione delle motivazioni a sostegno di chi ritiene inutili scorte e guardaspalle ignora l’insensata immagine del deputato Brunetta affiancato ad ogni passo da un servile omaccione che dovrebbe tutelarlo (ma da chi?) e che gli apre lo sportello dell’auto come fanno con altro spirito i gentiluomini, con le donne.

 

Tradire, verbo leghista

schermata-2016-09-18-alle-14-31-12Michele Serra, colto e acuto corsivista della Repubblica (“L’amaca”) spero mi consenta di citarlo a proposito della puntuale ignominia del fascioleghista Salvini che ha osato dare del traditore al Presidente della Repubblica Ciampi. Ricorda Serra gli inviti della Lega a pulirsi il c..o con la bandiera nazionale, il razzismo degli slogan “Forza Etna, Forza Vesuvio”, vari comportamenti secessionisti, come il finto parlamento del Nord. Purtroppo il mondo sembra manifestare preoccupanti consensi al populismo delle destre, alimentato da xenofobia nei confronti delle migrazioni, per non andare lontani al razzismo di Marine Le Pen, a quello in parte mascherato dei Paesi dell’Est ammessi nella comunità europea, della destra tedesca e austriaca. Scavalcato l’Atlantico cresce, minaccioso, il seguito che sostiene il tragicomico Trump nella guerra interna agli States contro Hillary Clinton. L’esplosione a New York di un ordigno artigianale, ma confezionato da mani esperte, sarà forse rivendicato ma sarà una rivelazione veritiera? Sta di fatto che l’evento (ventinove feriti) fa il gioco di Trump (!), schierato per l’espulsione dei migranti, la diffusione delle armi per “uso personale difensivo” e divulgatore di proclami razzisti.

Nella foto Trump. In apertura Roberto Saviano

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