CHIAMALE SE VUOI EMOZIONI / CONTRO IL BUIO C’E’ LA LUCE DI WALTER, IL VERBO DI VELTRONI

Accende le più profonde emozioni, stimola le più dense memorie, scava nei più arditi recessi dell’animo la lunghissima intervista a cuore aperto rilasciata da Walter Veltroni, un’intera pagina, al Corsera. Lo “scrittore e regista”, nonchè guida dai Ds prima e del Pd poi, l’Amerikano che medita da sempre sui destini dell’umanità e sui brandelli del socialismo (che ha possentemente contribuito a macellare) pronuncia parole memorabili, che da sole scrivono il titolo della imperdibile intervista da Pulitzer, firmata Paolo Conti (e degne, a questo punto, di una canzone): “Le buone parole contro il buio. Uniamo ragione ed emozione”. Ma chi erano Salinger e Fitzgerald? Osiamo abbeverarci alla sacra fonte, immergendoci nel Verbo del Vate, che scorre limpido.

Esordisce il Maestro: “E’ di straordinario interesse, in queste ore, seguire la convention democratica di Filadelfia, ascoltare discorsi come quello di Sanders, di Michelle Obama. Si ritrova un valore ormai dimenticato nella vita pubblica e politica, quello della scelta delle parole”.

E’ il Verbo che torna, accompagnato da una magica musica composta da Morricone apposta per lui, Walter. Che prosegue: “Quando si dice ‘basta con le parole’ c’è sempre il buio della violenza dietro l’angolo. Viviamo in un’era in cui sono solo i gesti a prevalere. Invece, quando c’è il caos, quando occorre una bussola per non farsi trascinare dalle ventate emotive e dagli istinti irrazionali, quando c’è la paura, le buone parole aiutano a far sì che tutto questo buio non si impadronisca di te e delle tue scelte. E c’è bisogno di discorsi pubblici che restituiscano il senso di un cammino e l’orizzonte delle speranze”.

Dove aver camminato per alcuni minuti sulle acque di Tiberiade, il Profeta continua: “Mai come ora c’è bisogno di politica alta, di ragione e di emozioni positive. La politica è bella anche perchè, specie quando tutto cambia, si ‘capisce insieme’, si ascolta, si studia, si cambia idea”. Si va a cena, caso mai non l’ultima, con i dieci più cari discepoli.

Ai quali, con una lacrima che già scorre sul viso, annuncia: “ho sempre cercato di trovare l’armonia tra la ragione e le emozioni. Faticavo tanto per farlo. Mi hanno insegnato così”. Kant è avvisato: l’Italia, il Mondo non è più un paese per vecchi (filosofi). Dopo una lunga peregrinazione per le tortuose vie politiche, è approdato a noi il Verbo.

 

Nella foto, Veltroni

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