5 GIUGNO / MEGLIO UN 5 STELLE OGGI CHE UNA “MONNEZZA” POLITICA DOMANI

“Adottate un astensionista”, propone qualcuno in vista del voto amministrativo del 5 giugno.

Sorge spontanea la domanda: con quale forza, con che spinta motivazionale riuscire a raggiungere le urne, con uno slalom davvero speciale tra monnezze politiche e morali d’ogni sorta?

Proponeva un trentennio fa Montanelli: turatevi il naso e votate Dc. Oggi alle narici con ogni probabilità proporrebbe la zuppa del Casale in salda Pd. O cosa?

Secondo i più esperti Masterchef, la ricetta “democratica” nasce da un perfetto mix – riveduto, rimodernato e ritoccato a puntino – tra il “meglio” di quanto produssero petali di biancofiore e di garofano. Il rosso – nella ricetta Maxima del premier – è del tutto sparito, scomparso, desaparecido. Del resto, la salsa del Nazareno – altra variante degna di un Vissani in forma smagliante – è più gustosa che mai, con un novello chef fiorentino che ha saputo raccogliere fior tra fiori metodi & ricette del Gran Maestro Silvio. E la nuova Costituzione, disegnata dai pennarelli di mademoiselle Boschi, è una perfetta Maya mollemente distesa a dimostrarlo. Trottola, nel frattempo e nei suoi luoghi, la fu presidente della Camera Nilde Iotti. Così come tante storie partigiane, lette forse orizzontalmente sui banchi dall’intrepida ministra delle nostre Riforme e ancella della Carta.

Veniamo alle urne. Non abbiamo suggerito un voto a chi ci legge. Nè mai fornito consigli per gli acquisti (degli stessi voti). Da un bel pezzo, al massimo, ci siamo limitati a suggerire una civile diserzione, un vaffa motivato, caso mai mettendo in calce un motivo: “annullo la scheda perchè non mi identifico in alcun partito”.

Ma stavolta forse val la pena di tentare, senza neanche dire “per l’ultima volta”. Saranno inesperti e tutto quello che volete, non basta certo l’onestà per inventare un buon amministratore pubblico, non è sufficiente la fedina immacolata per essere un assessore che risolve o almeno cerca di risolvere i problemi del vivere quotidiano: ma almeno sono meglio degli altri, meno inquinati, meno antropologicamente modificati, meno ladri, meno rubasperanze, meno giocatori di tre carte, meno truffatori sui destini della gente, meno devastambiente, meno ammazzagiustizia, meno rubasalute, meno gabellieri, meno scippatori di strada e di palazzo. Meno di tutto, i 5 Stelle. E forse di più per sperare in qualcosa di meglio.

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