Quanti eredi di Pinocchio

Il naso di Pinocchio avanzava in lunghezza ad ogni bugia, segnale inequivocabile di menzogne rifilate al povero Geppetto. Da qualche tempo cresce a vista anche il naso di Matteo Renzi. L’ultima “alterazione” della verità coincide con la fasulla euforia per l’esito più che dimezzato del voto in Senato sul decreto Cirinnà, tema  le Unioni Civili. Per non cadere clamorosamente, il governo a trazione Renzi ha dovuto chiedere la fiducia (e nessuno vota contro, per non essere escluso dai privilegi di parlamentari) ma poi su che? Su una quota dimezzata della domanda di equiparazione tra coppie gay ed etero. Sparito il diritto all’adozione dei figli, cancellata la clausola del giuramenti di fedeltà. Cosa c’è da esultare se il decreto falcidiato obbedisce solo parzialmente alle direttive europee e con ritardo scandaloso? Invece abbracci e baci tra gli scanni del Pd e un grazie caloroso al pacchetto di voti favorevoli del team Verdini, esule da Forza Italia che azzarda esternazioni entusiastiche su un presunto ingresso nella maggioranza. Gli spetta una qualche ricompensa? Qualche sottosegretariato del governo in carica? Le bugie non finiscono qui. Il punto di partenza è l’articolo 11 della Carta Costituzionale. Ammonisce e sanziona che l’Italia ripudia la guerra come strumento di offesa e mezzo di risoluzione delle controversie internazionali. Cos’altro è il caos istituzionale, politico e bellico della Libia? Succede che chi governa il nostro Paese dai tempi del piano Marshall, ha subito la dipendenza dagli Stati Uniti. Ora Obama, esclusa sicuramente la solidarietà per quel luogo martoriato (dopo l’eliminazione di Gheddafi si forse instaurata la democrazia?), decide di intervenire militarmente e considerata la prossimità della Sicilia alla Libia ottiene che da Sigonella decollino i droni da impiegare in azioni di guerra. Finisce qui l’acquiescenza di Renzi. Proprio no. In previsione c’è anche l’invio di cinquemila tra parà e marò, soldati italiani addestrati per combattere e certamente non per “esportare democrazia”.

Le bugie proliferano e mascherano la decisione di disattendere al dettato della Costituzione. Cos’altro è l’acquisto di F35, sofisticati bombardieri, imposto dall’America? Anche in questo caso la decisione è mascherata con una menzogna sul bisogno di migliorare il nostro potenziale difensivo. C’è insomma da riscrivere il libro di Collodi, protagonista Renzi. Gira e rigira il sodalizio con il centrodestra e l’ingombrante presenza di ex democristiani aggregati al Pd, presentano al presidente del consiglio un conto salatissimo, che cresce in avidità per aver acquisito le carta vincente del ricatto al centrosinistra, ammesso che ancora esista. Dà una mano al capo del governo il presidente della Repubblica Mattarella. Nel ruolo di Capo supremo delle Forze Armate avalla l’operazione Sigonella attribuendole un ruolo difensivo nel prossimo scenario di guerra in Libia. A insistere, si può estendere a Obama la metafora del naso che si allunga per le bugie. “Sono stati decriptati solo i tabulati delle telefonate di Berlusconi” così si era difeso il presidente Usa e si è scoperto che invece sono state registrate le conversazioni. Insomma sbaglia chi pensa che bugiardi spudorati sono principalmente gli evasori fiscali: la gamma di genere è molto più ampia e universale.

Nella foto Renzi con Verdini

 

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