Calcio, malato grave

Cosa manca per azzerare il marcio da un pianeta calcio che emana una puzza irrespirabile e rivela giorno dopo giorno misfatti, intemperanze, illeciti, reati, scorrettezze e malcostume? Niente. Questo mondo così lontano dalle sue origini di sport sano, mosso da budget modesti, raccontato con giusta parsimonia dai media, si è progressivamente trasformato in un affare milionario e, come ogni altra componente della società del profitto a ogni costo, occupa spazi sempre più ampi nella cronaca nera o giudiziaria. Calcio scommesse e partite truccate, doping, razzismo, xenofobia, da decenni e con sempre maggiore virulenza, inquinano lo sport più popolare del mondo e snaturano gli equilibri di un tempo con la dirompente aggressione di nuovi re Mida, petrolieri e non, straricchi, che “comprano” club europei a suon di dollari. La seguente riflessione può apparire ingenua agli occhi di tifosi e ultra, di giornali e informazione radiotelevisiva che puntano a grandi picchi di audience con le vicende del calcio, dietrologie sparate a tutta pagina, gossip, false conflittualità tra Roma e Lazio, Napoli e Inter, ma non è confutabile: che senso ha parlare di squadra milanese o napoletana se dieci o undici giocatori che vanno in campo sono africani, sudamericani, croati, serbi, montenegrini, albanesi, turchi, egiziani? C’è ovviamente un di peggio. I presidenti di società disoneste praticano la truffa con sistemi collaudati. Un esempio: comprano un giocatore per due milioni di dollari ma sul contratto appare la cifra di cinque milioni. La differenza di tre milioni finisce nelle tasche della società, esentasse. Un illecito di vaste dimensioni è oggetto di indagine della procura di Napoli affidato operativamente alla Guardia di Finanza. Coinvolti procuratori e calciatori, sessantaquattro persone accusate di reato ai danni del fisco. Sarebbero coinvolti, tra gli altri, nomi di spicco: l’ex amministratore delegato della Juventus Blanc, Adriano Galliani del Milan, De Laurentiis e Lotito del Napoli e della Lazio Andrea Della Valle della Fiorentina, Zamparini del Palermo, Ghirardi del Parma, i calciatori Paletta e Nocerino, Immobile, ora del Torino, Lavezzi, Milito, Denis, Mutu e Crespo, il procuratore Alessandro Moggi.   E sono trentacinque le società di ogni categoria coinvolte, più di cento i soggetti coinvolti nell’inchiesta su evasione fiscale e falsa fatturazione, dodici milioni di euro l’entità dei sequestri della tributaria, una quarantina le società sportive dove la Finanza ha sottratto documenti utili all’indagine.

Nella foto Galliani, De Laurentiis, Lotito

 

Brugnaro è servito

Da Ravenna arriva una buona notizia per chi ricorda la bizoca iniziativa di Brugnaro, sindaco veneziano, che aveva imposto di ritirare dalle scuole i libri “gender” in cui si affronta il tema fondamentale di ogni tipo di discriminazione, inclusa quella nei confronti degli omosessuali: Renzo La Porta, in rappresentanza di associazioni come definirle, illuminate ha proposto a Ravenna un progetto di lettura ad alta voce nelle piazze e in altri luoghi pubblici. Tutta la città si mobilita per questa iniziativa che coinvolgerà anche le scuole, i libri sono già presenti nella biblioteca comunale. Si può immaginare la soddisfazione di Elton John , famoso cantante inglese, gay, che alla notizia della censura del sindaco di Venezia replicò con un esplicito “Bigotto e cafone”.

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