Reali in canna a Londra dopo il primato di Elisabetta? Svendono a 75 mila euro al metro quadro…

La più longeva regina d’Inghilterra, Elisabetta. Forse del mondo. Certo la più potente. Ma forse non la più liquida. Ecco perchè, in tempi di austerity, anche i reali britannici mettono qualche pezzo di casa in vendita. E’ proprio il caso di dirlo: mattoni reali, una sontuosa proprietà nel cuore di Londra, nel pulsante hearth della capitale da sempre in testa alle hit del lusso, anche in termini di cemento e metri quadrati.

Ed ecco la cifra, una vera ghiottoneria per emiri doc, sceicchi emergenti, russi stile Roman Abramovich, del resto acquartierato nel Chelsea super chic e da anni padrone del team pallonaro arcimilionario guidato dal Number One Mourinho. Il prezzo viene fissato, spicciolo più spicciolo meno, a 75 mila euro. Per stanza, direbbe il Fantozzi in versione caprese, la suite reale 1 milione di lire giorno-mese. No, quel prezzo da 75 mila euro – fissato dai reali per l’acquirente – è a metro quadrato. Un metro di quella casetta, in soldoni, vale quanto un nostro pensionato al minimo prende (in quel posto) in una dozzina d’anni: un metro quadrato. Quanto un precario riceve in 9: lo stesso metro quadro. Quanto un operaio percepisce, dopo qualche lavoretto un po’ usurante, in 5 anni: siamo sempre allo stesso metraggio. Quanto un insegnante – anche dopo la buona scuola – caso mai racimola in 4 anni.

L’elenco può essere infinito, basta fare due somme o due moltiplicazioni: ma sempre sottrazioni per il fesso contribuente a reddito fisso, mentre gli evasori fiscali viaggiano in panfilo e speedy Renzi non li becca mai. E al centro del suo Pensiero Politico – anche al fresco summit Pd – c’è il Giappone che a rugby batte il Sudafrica. Pensate un po’ se Enrico Berlinguer avesse mai detto una cazzata del genere…

Agli inglesi, comunque, quella cifra da 75 mila euro sta proprio a cuore. E’ un vero must. A tanto è stata aggiudicata, ad un’asta 2011 di Christie’s, una pistola “autentica” di Al Capone, fabbricazione 1929, l’anno della strage di San Valentino (oltre che del crollo di Wall street). Tanto hanno sganciato al loro chirurgo plastico due ricche londinesi, madre e figlia, la trentottenne Georgia Clark e la ventenne escort Kayla Morris, per diventare la fotocopia – labbroni compresi – della modella britannica Katie Price. Ma c’è di meglio: uno shopping di Victoria Adams, la Spice girl consorte di David Beckham, è costato – quando il marito giocava nel Real Madrid – solo 500 euro in più, totale 75.500, inchini compresi. Ma è venuto il momento di brindare – per tanto ben di Dio che scende su chi non dovrebbe (vero papa Francesco?) – con un bordeaux di classe: e, perchè no?, con uno Chateau d’Yquem 1811. Tra uno shopping e l’altro, un magnate (nel senso di “magnare”) ha fatto una capatina, tre anni fa, al Ritz di Londra: e se l’è portato via per 85 mila euro, qualcosina in più rispetto al fatidico tetto da 75. Ma valeva la pena: la bottiglia più cara mai battuta al mondo doveva volare a Bali, per l’inaugurazione di un ristorante del “magnate e bevete”. Fateci un salto: e provate a chiedere la carta dei vini…

 

nella foto, Elisabetta II

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