Grande offerta last minute: tutti al Twiga, vacanzina da 25.000 euro  e cena operaia

Mattoni e cavalli sono la sua passione. Delle società di costruzioni si sa poco. O meglio, nulla. Di più sull’ippodromo di Firenze, che gestisce da tre anni in sella alla Sanfelice srl. Con un socio eccellente, lo stilista Roberto Cavalli: nomina sunt consequentia rerum e la grande firma della moda è a tutti gli effetti “Gentlemen driver”, per i profani un “guidatore non professionista del trotto”.

Il mattonaro d’oro gigliato è Carlo Meli, che dandosi all’ippica fa godere Cavalli. “Abbiamo fatto la cosa più bella del mondo, ora dobbiamo gestirla”, va in estasi la star a proposito del progetto “Visarno” che dal 2012 mette insieme fans di trotto e galoppo.

Ma l’ultima passione, per Meli, è la spiaggia. Ama il mare, in particolare quello della sua Versilia, più nello specifico la sabbia di Marina di Pietrasanta. E più ancora in dettaglio il Twiga firmato da un’altra star di lusso & benessere, Flavio Briatore, con la consulenza speciale, a quanto pare, dell’altrettanto onnipresente Daniela Santanchè (che giorni fa ha invitato l’austero capo Lega Matteo Salvini).

Un posticino per tutte le tasche, il Twiga, soprattutto adesso in tempi di spending review (per chi ha), di miseria nera (per la gran parte, ormai, dei cittadini-sudditi). Il fitto giornaliero di una tenda araba? Tra i 250 e i 350 euro al giorno. Una vacanzina con voli privati e barche a disposizione per gitarelle nei dintorni? 25 mila euro. Un’offerta da non perdere. “Il Twiga – spiega rapito Meli – è come la lampada di Aladino, esaudisce ogni desiderio”. Anche le sagome di Balotelli e Buffon che dribblano e parano: come in un perfetto miraggio nel deserto dorato…

Twiga è proprio il luogo dei miracoli (non a caso lo frequentava Paolo Brosio prima dell’illuminazione sulla via di Medjugorie). Il Meli padrone, infatti, qui riscopre tutto lo smisurato spirito francescano che alberga in lui. “Aiuto il prossimo, sempre, cerco di dargli il meglio al lavoro e in famiglia”. E poi, con sguardo ispirato, in procinto di beatificazione: “Una volta ho invitato un mio operaio a cena. E’ rimasto sbalordito dalla bellezza del posto, dalla simpatia”.

Quanto è umano lei, buana. E per esodati, cassintegrati, pensionati, senzatetto, precari, senzalavoro non c’è qualche ideuzza? Forse un futuro da trote alla Fantozzi nell’acquario del Mega Capo Galattico?

 

Nella foto, Flavio Briatore al Twiga

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